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Inquadramento Contrattuale: Categorie, Livelli E Mansioni.

Inquadramento contrattuale: categorie, livelli, mansioni.

.Stiamo per proporvi una semplice guida per mostrarvi le discipline relative all’inquadramento contrattuale dei dipendenti.

La legge, per tutelare i lavoratori, prevede un Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) di riferimento per ogni settore (industria, turismo, alimentare, ristorazione, ecc.). Tale contratto è un dettagliato e rigido regolamento che disciplina i rapporti che intercorrono tra datore di lavoro e lavoratore indicando con precisione tutti i doveri e i diritti, dell’uno e dell’altro.

Il CCNL contiene anche il livello di inquadramento, ossia una scala che indica categoria e del dipendente all’’interno dell’azienda e il corrispettivo stipendio.

Al momento dell’assunzione il datore di lavoro attribuisce ad ogni lavoratore uno specifico ruolo all’interno dell’organizzazione aziendale. Ogni tipologia di prestazione lavorativa è distinta, in un sistema di classificazione, in base alle varie figure professionali.

Per poter classificare i dipendenti bisogna tenere conto di:

  • categorie definite dalla legge o dalla contrattazione collettiva;
  • mansioni: le concrete attività designate ai lavoratori;
  • qualifiche: i gruppi uniformi di mansioni;

Inquadramento contrattuale: categorie

L’inquadramento lavorativo presenta le seguenti categorie: dirigenti, quadri, impiegati e operai.
Il livello d’inquadramento contrattuale, indica la posizione del lavoratore all’interno di una classifica dei vari settori produttivi, mediante la descrizione dei profili professionali. La categoria lavorativa viene generata dell’insieme delle qualifiche.

A ciascun livello di inquadramento lavorativo corrisponde uno specifico trattamento economico.
La contrattazione collettiva prevede un sistema di classificazione delle professioni che si basa sul cosiddetto inquadramento unico.

Grazie all’inquadramento unico è possibile ordinare i lavoratori e le corrispettive mansioni senza distinzioni, particolarmente rigide, tra impiegati e operai ma riferendosi piuttosto ai livelli di inquadramento specifici.

Lavoratori subordinati e categorie gerarchiche

Le categorie dei lavoratori subordinati

I lavoratori subordinati vengono suddivisi in quattro categorie gerarchiche:

  • I DIRIGENTI: si tratta di una categoria di lavoratori il cui rapporto è regolato quasi esclusivamente da leggi speciali e dalla contrattazione collettiva di settore. Sono lavoratori che ricoprono un ruolo caratterizzato da un elevato grado di professionalità, autonomia e potere decisionale;
  • I QUADRI: sono dipendenti che svolgono funzioni di notevole importanza per la crescita e il raggiungimento degli obiettivi aziendali;
  • GLI IMPIEGATI: dipendenti che svolgono attività intellettuali. Tuttavia, non possono essere considerate soltanto manodopera;
  • GLI OPERAI: sono lavoratori addetti ad attività manuali e di tipo esecutivo.

Inquadramento contrattuale e mansioni in sede di assunzione

Il datore di lavoro assegna al lavoratore le mansioni stabilite in fase di assunzione. Durante il periodo di rapporto lavorativo,  il dipendente può esercitare altre mansioni. La condizione è che tali mansioni siano riportabili allo stesso livello e categoria delle precedenti o che corrispondano ad un superiore inquadramento lavorativo.

Ovviamente il trattamento economico dovrà adeguarsi alle mansioni effettivamente svolte.
La retribuzione è il corrispettivo della reale prestazione fornita dal dipendente.

La retribuzione si compone di tre parti:

  • Diretta (in pratica liquidata solitamente ogni mese)
  • Indiretta (in sostanza si riceve in busta paga una volta all’anno. Comprende festività, ferie, permessi, premi, ecc.)
  • Differita (praticamente si percepisce alla conclusione del rapporto lavorativo. Insomma, il cosiddetto Tfr.)

Il datore di lavoro, comunque, come previsto dalla legge, deve obbligatoriamente pagare la retribuzione minima. Naturalmente la retribuzione è stabilita dal livello di inquadramento del contratto collettivo nazionale di categoria. Gli eventuali aumenti successivi sono condizionati a passaggi di qualifica o ai rinnovi del contratto collettivo nazionale.