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Spid Identità Digitale Dei Cittadini Italiani E Stranieri

SPID: identità digitale obbligatoria!

Cos’è lo spio?
Il Sistema Pubblico di Identità Digitale, più comunemente detto spid, è la risposta all’esigenza di poter accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione con un’unica Identità Digitale. Un’identità fatta da un username e una password, utilizzabile da computer, smartphone e tablet.

Creare identità digitale permette di accedere a una serie di servizi online della pubblica amministrazione. Se ne parla spesso perché lo SPID diventerà a breve necessario per richiedere il cosiddetto “reddito di cittadinanza” sull’apposito sito del Ministero del lavoro.

Lo spid, in concretezza, è una credenziale digitale – nome utente e password – che identifica ogni cittadino italiano o straniero con regolare permesso di soggiorno con residenza in Italia.

Questa identità digitale è riconosciuta su molteplici siti della pubblica amministrazione. Da quelli dei comuni – dove ad esempio è possibile presentare le denunce di occupazione per pagare la TARI o per pagare le multe – a quelli dedicati ad apposite misure, come il buono per i 18enni o quello di 500 euro per i docenti.

Cosa serve per creare identità digitale

Un documento d’identità valido – patente, carta d’identità, permesso di soggiorno o passaporto – e la tessera sanitaria per ottenere il codice fiscale. Poi occorre anche un indirizzo e-mail e un numero di telefono cellulare (valido anche se non si è l’intestatario del contratto). Per richiedere lo SPID bisogna avere compiuto la maggiore età (18 anni).

Dove si chiede lo spid?
Questa è la parte leggermente più complicata: esistono ben nove “identity provider” crea spid, cioè siti attraverso i quali è possibile registrare uno SPID. Questi siti, nonostante offrano tutti lo stesso servizio crea spid, funzionano in modi diversi tra loro e alcuni, addirittura, hanno delle funzioni a pagamento. I provider sono: Poste, Aruba, Intesa, Tim, InfoCert, Lepida, Namirial, Sielte, Register.it.

Il passaggio più difficile per creare uno spid è il riconoscimento, ovvero quel momento in cui il provider scelto riconosce l’utente. Questo passaggio può avvenire di persona, con un lettore di smart card da collegare al computer, con la “firma digitale” o attraverso webcam.

Spid: come creare l'identità digitale online

Lo SPID diventa obbligatorio

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con la Circolare n° 2721 del 1° settembre 2020, ha comunicato che dal 15 novembre p.v. si potrà accedere ai servizi solamente tramite SPID.

Con la Circolare n° 2721 del 1° settembre 2020, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha confermato che, a partire dal prossimo 15 novembre, tutti i servizi online tuttora gestiti dal MLPS saranno accessibili unicamente tramite lo SPID, il c.d. Sistema Pubblico di Identità Digitale.

La continua evoluzione digitale degli ultimi anni che ha comunque gestito l’utilizzo delle piattaforme ministeriali di Cliclavoro e dell’INPS attraverso codici di accesso prestabiliti, come il PIN o lo stesso SPID.

Tutto ciò ha spinto l’amministrazione a transitare verso quest’ultimo ed unico sistema di autenticazione fin dai primi mesi dell’anno in corso ma, il sopraggiungere dell’emergenza epidemiologica ne ha impedito l’avviamento in esercizio, già previsto per il 15 marzo 2020.

Covid e obbligatorietà

E’ stata proprio l’emergenza da Covid-19 a mettere in luce l’esigenza di accelerare la trasformazione digitale dell’intero Paese. Offire la possibilità, quindi, di erogare servizi telematici accessibili ai più.

Come recentemente confermato dal “Decreto Semplificazioni” il quale, in pratica, ha “ufficializzato” che basterà lo SPID per identificarsi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Inoltre, a partire dal 28 febbraio 2021, diventerà l’unico strumento per accedere ai servizi digitali.

Con queste modalità lo spid assumerà un ruolo centrale nella semplificazione procedurale dei rapporti tra cittadini e Stato e nella partecipazione digitale dei cittadini e delle istituzioni.

Dalla data del 15 novembre 2020 non saranno, quindi, più utilizzabili le vecchie credenziali del portale informativo e di servizio Cliclavoro. Per consentire la massima informazione a tutta l’utenza interessata, il Ministero avvierà una campagna di comunicazione per informare i cittadini dell’evoluzione in atto. In tal modo renderà più intuitiva la progressiva inutilizzazione degli altri sistemi di accesso digitale alle più volte citate procedure.

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